Spettacolo Flos!
Dinamica, impalpabile, nelle creazioni degli archidesigner diventa una Versailles formato domestico, un quadro componibile, una bacchetta magica che scompone i colori
Nello stand Flos di oltre mille metri quadrati, lo studio Calvi Brambilla non hanno dimenticato nulla: si parte dal giardino di delizia illuminato dalle pastiglie metalliche per l’illuminazione outdoor di Piero Lissoni e dalle luci segnapasso di Barber Osgerby. E lo spettacolo ha inizio. Poi la luce si mette in mano al giocoliere Michael Anastassiades che, non contento dei mirabili effetti che produce la sua collezione Arrangements (sistema di macrogioielli in alluminio in equilibrio perfetto), li raddoppia con specchi posti a pavimento.
Un’altra stanza, un altro spettacolo. Ancora Anastassiades si cimenta qui con le lampade da tavolo Last Quarter realizzate in Cocoon, una speciale resina in forma liquida spruzzata su una struttura di acciaio che determina la forma della lampada stessa. Utilizzato in origine dall’esercito americano per imballaggi, appartiene all’identità di Flos fin dall’inizio della sua storia, nel 1960, quando fu usata per alcuni pezzi icona disegnati da Achille con Pier Giacomo Castiglioni e Tobia Scarpa.
Altri palcoscenici vedono protagonisti modelli componibili come la serie Gaku di Nendo, ma il coup de théâtre si ha con la sala dedicata a La Plus Belle di Philippe Starck che ha così commentato la sua opera: «Immaginate la strega che chiede al suo specchio: ‘Specchio, dimmi chi è la più bella.’ Al buio, questo non funziona. Al buio non esiste niente, neanche i quesiti. Flos ha acceso la luce intorno allo specchio ed ecco apparire Biancaneve».
Stupore e divertimento tra scienza e tecnica si prova anche di fronte alla Blush Lamp dei Formafantasma, dotata di una striscia led e di un vetro dicroico che proietta riflessi colorati sul muro, evocando anche d’inverno il ricordo di un giorno d’estate. Per i lighting designer esiste una stanza dei bottoni o, per meglio dire, degli schermi touch screen dove si può creare la propria performance luminosa sperimentando lo Smart Control, tecnica sviluppata dalla divisione Flos Architectural per controllare e gestire proiettori e luci spot.